Quaresima 2020 III Domenica
Cari soci e amici dell’Amcor,
eccoci al nostro secondo appuntamento settimanale di preparazione alle letture della parola di Dio previste per la prossima domenica 15 marzo, terza di questa impegnativa Quaresima 2020.
Don Giuseppe ci guida nel nostro cammino di Fede aprendo la nostra mente e il nostro cuore al Signore (trovate anche una copia del testo allegato in Word).
Leggiamo con attenzione le Sue parole, uniti nell’amicizia e nella preghiera, affidando noi stessi, le nostre famiglie, il nostro amato paese e quanti soffrono all’amore infinito di Dio.
Contardo Codegone
Settimanale AMCOR
15 – 3 – 2021 Dom. III di Quaresima A
Letture: Es 17, 3-7; Rm 5, 1-2. 5-8; Gv 4, 5-42. E’ la domenica della Samaritana: Gesù ha incontrato la tentazione satanica (I dom.), ha ricevuto la conferma della sua missione dal Padre sul Tabor (II dom.) e oggi ci regala una delle sue grandi rivelazioni, parlando con la Samaritana.
Qualche insegnamento dalle Letture: Nella difficoltà durante la traversata del deserto gli ebrei sconsolati esclamano: “Il Signore è in mezzo a noi sì o no?”. Anche noi, che pure siamo dei privilegiati, esprimiamo lo stesso dubbio. Eppure lui aveva appena dato il segno dell’acqua sgorgata dalla roccia (Esodo).
San Paolo, nella sua grande lettera ai cristiani di Roma, li esorta all’esercizio della speranza, che ha perfetto fondamento nell’amore di Dio, “che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” e si è dimostrato “nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Lett. ai Romani).
Nel racconto evangelico di Giovanni Gesù va incontro alla donna di Samaria con una delicatezza pari alla profondità dell’insegnamento.
L’incontro con la donna di Samaria: Nel cammino dal Sud verso il Nord del suo paese Gesù si ferma al centro della Samaria e presso il pozzo di Sicar incontra una donna, che saremmo tentati di qualificare di costumi leggeri e che invece risponderà alle amabili provocazioni di Gesù nel modo più pieno e commovente. Le dice: “dammi da bere” (v. ) e la porta a capire quanto bisogno invece lei ha della sua acqua. Quest’acqua è il dono di Dio ed è la persona stessa di Gesù. La donna svicola appellandosi al problema che c’è tra samaritani e giudei circa il luogo del vero tempio, se a Gerusalemme o sul monte samaritano del Garizim, ma Gesù spiega che il vero ‘luogo’ in cui ora si deve adorare Dio è “in spirito e verità”, il tempio spirituale, cioè Cristo verità, sotto l’illuminazione dello Spirito della verità. Si incrociano molte piste di rivelazione, in particolare quella di Gesù, soggetto della verità divina e tempio che accoglie tutti gli uomini in cammino verso Dio, nella luce e con la forza dello Spirito. E’ aperta così una pista di rivelazione, che si arresterà solo quando comparirà glorioso quel tempio, nel giorno della risurrezione. La donna capisce che Gesù è entrato nel grande dibattito dell’attesa messianica e Gesù le dichiara che questa è terminata: “Sono io che ti parlo”. E’ raggiunta così una delle vetta del nostro vangelo e una prima visione dell’efficacia del “dono” che Gesù ci ha preparato. E’ tutto un contrasto: in un’ora disadatta, con una interlocutrice non disposta, per mezzo d’un antipatico procedimento di polemica Gesù entra nella persona che meno poteva essere augurata. E ottiene successo pieno, nella resa di sincerità coraggiosa che porta a una fede senza paure. Gesù non si lascia arrestare da nessuna controindicazione: nemmeno da tutti i miei sbagli passati.
Vostro Don Giuseppe