La vicenda di Gesù nei “misteri del rosario” -II Misteri luminosi 19
19. Gli interventi taumaturgici
Gesù fa delle cose che mostrano poteri non comuni. La cosa si manifesta fin dall’inizio e contribuisce a fare di lui un personaggio noto e ricercato. Sono prodigi di vario genere, a cominciare soprattutto da guarigioni di ammalati. Sono eventi che accadono secondo una sua decisione sovrana, che sceglie tempi e luoghi. Gesù manifesta una grande pietà per chi soffre e non risulta che rifiuti mai di interporre il suo potere straordinario in funzione di chi è nel bisogno. Molti sono accompagnati e riportati con tratti di una dolcezza commovente. A una povera vedova che porta al cimitero il cadavere del figlio dice: «Non piangere» (Lc 7,13); a una poveretta che lui ha guarito da una lunga malattia femminile dice: «Figlia, la tua fede ti ha salvata» (Mc 5,34); di fronte alla pensa di due sorelle che hanno perso il fratello si commuove profondamente e si turba egli stesso scoppiando in pianto (Gv 11,33-38). I suoi miracoli sono opera di onnipotenza, di misericordia, di partecipazione commossa: mostrano il cuore del nostro Salvatore e anticipano qualcosa di quel che avverrà nella realizzazione finale della salvezza. Ricordiamo solo che qualche volta si rileva anche la partecipazione alla causa di Gesù da parte delle persone beneficate. Il cieco di Gerico a cui Gesù ha ridato la vista lo segue dopo il miracolo e diventa un discepolo innominato; il cieco nato difende Gesù, accusato di essere un peccatore, perché certamente Dio è con lui; la suocera di Pietro, appena risanata da Gesù, si pone a servirlo; il ragazzo che è l’unico ad avere qualcosa da mangiare in tutta la moltitudine che ha fame dà a Gesù i suoi cinque pani e due pesci senza protestare (Gv 6, e tutti gli evangelisti). L’onnipotenza di Gesù non ne ha bisogno, ma si direbbe che anche per un miracolo è contento della nostra collaborazione.
Letture bibliche Una concentrazione di racconti miracolosi si trova in MT 8-9 e in Mc 5.Giovanni riporta sette miracoli (lui li chiama “segni”), al capitolo 2 (miracolo di Cana). 5 (guarigione del paralitico), 6 (moltiplicazione dei pani e Gesù che cammina sulle acque del lago), 9 (dono della vista al cieco nato) e 11 (risurrezione di Lazzaro).
Intenzione Perché i sofferenti non dubitino dell’onnipotenza di Dio, quando ricorrono a lui, che i fa attendere.
Proposito Signore, concedimi di volerti offrire sempre la collaborazione dei miei cinque pani e due pesci.
Opere citate
Ghiberti, G. (2016). LA VICENDA DI GESU’ NEI “MISTERI” DEL ROSARIO. Cantalupa: Effatà editrice.
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