Quaresima 2020 II Domenica
II Domenica di Quaresima
Cari soci e amici dell’Amcor,
come anticipato proviamo a incontrarci sulla Parola che Dio ci rivolge nella
2^ domenica di Quaresima. Un incontro semplice che parte dal riferimento
alle Letture previste per quel giorno e indica un pensiero, da condividere
insieme, che nasce nel nostro cuore. Un pensiero, tra le tante riflessioni e
suggerimenti che la Parola ci può offrire, ispirato anche dalla sensibilità
che ci viene dall’amore per la S. Sindone . In questi giorni nei quali non
ci è possibile vederci di persona, apriamo nuove strade, proviamo a
incontrarci, sotto la guida di Don Giuseppe, tutte le settimane, iniziando
da questa nella quale Vi partecipo questi miei pensieri.
I testi proposti per domenica prossima 8 marzo 2020 (anno A) sono:
* 1^ lettura: Genesi 12,1-4a “Il Signore disse ad Abram: ‘Vattene
dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la
terra che ti indicherò. ……. Allora Abram partì come gli aveva ordinato
il Signore.”
* Salmo 32 (33): “Donaci, Signore il tuo amore: in te speriamo.
Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. ….. Su di noi sia
il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo.”
* 2^ lettura: 2 Tim 1,8b-10: “Figlio mio con la forza di Dio,
soffri con me per il Vangelo. …Egli ha vinto la morte e ha fatto
risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo”.
* Vangelo: Matteo 17,1-9: “In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro,
Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte su un alto monte.
E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue
vesti divennero candide come la luce. ……. ‘Non parlate a nessuno di
questa visione, prima che il figlio dell’uomo non sia risorto dai morti’.”
Abram, nostro padre nella fede, riceve la parola del Signore, la ascolta, la
fa sua, ubbidisce senza chiedere garanzie.
Abram, nel deserto, sotto un cielo intensamente stellato, incontra la Parola
creatrice di Dio, come in una visione mistica. San Paolo ricorda che: “Ora è
appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furono fatte le promesse. Non
dice la scrittura e “ai discendenti”, come se si trattasse di molti, ma: ‘E
alla tua discendenza’, come a uno solo, cioè Cristo.” (Galati 3,16). Abram è
collegato direttamente a Cristo, il discendente promesso.
Il Salmo ci invita a sentire su di noi questo amore di Dio, così come lo ha
sentito Abram il giusto, amore che gli da la speranza e lo spinge ad andare.
La lettera di Paolo è in questa direzione cioè nella fiducia nella forza di
Dio, che vince la morte.
Il Vangelo di Matteo, con la trasfigurazione, ci offre una teofania, una
manifestazione di Dio. La trasfigurazione é come un anticipo della
Resurrezione che va rivelata agli uomini dopo la morte e la resurrezione di
Gesù. Il volto, le sue vesti erano piene di luce. Non siamo nel deserto,
come per Abram, siamo su un monte, un monte alto come per Mosè, dal quale
poi Gesù discende per compiere la sua missione di salvezza.
L’Eucaristia è sentire la Parola di Dio su di noi, è come vivere la
trasfigurazione del Signore nel nostro cuore.
Uniti nella preghiera.
Contardo Codegone