Domenica 1-1-23 – Maria SS. Madre di Dio – Settimanale AMCOR
Cari soci e amici dell’Amcor,
le letture di questa domenica 1-1-23, dedicata a Maria SS. Madre di Dio, si presentano collegate dal valore della benedizione di Dio.
La prima lettura è tratta dal libro dei Numeri. Questo libro è incluso come quarto nei primi cinque libri della Bibbia (“Pentateuco”) che, insieme, compongono quella che gli ebrei chiamano la “Legge”, la “Torah”.
Il libro deriva il suo nome dal testo greco della traduzione dei “Settanta” che è appunto “numeri” (in greco “arithmòi”). Questo nome deriva dal fatto che il libro contiene lunghi elenchi dei censimenti della comunità degli israeliti.
Il libro dei Numeri riprende il tema del cammino nel deserto già iniziato con il libro dell’ Esodo e mette in evidenza tutta l’umanità e i limiti del popolo di Dio.
Il brano di questa prima lettura riferisce la benedizione che i sacerdoti davano al popolo al termine delle grandi feste liturgiche e, in particolare, per il nuovo anno. Benedizione che Dio aveva incaricato Mosè di impartire al popolo attraverso Aronne e i suoi figli:
…“Ti benedica il Signore e ti protegga.
Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio.
Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace …” (Num 6,23-26)
Ci giunge proprio anche in questo nostro travagliato momento presente la benedizione di Dio per il nuovo anno 2023 che comincia oggi. Benedizione che richiama il volto del Signore rivolto su di noi. Volto che per noi trova nella Sindone una sua forte rappresentazione che rimanda all’attesa della resurrezione, all’attesa della pace.
In questo nostro cammino, talora faticoso, sui sentieri della vita sentiamo la presenza attenta e silenziosa di Maria, madre del Signore. Don Giuseppe ci ricorda che Paolo nella lettera ai cristiani di Galazia, oggi Turchia centrale, nomina quasi di passaggio anch’egli la Madonna: “Dio mandò il suo figlio, nato da donna.” Don Giuseppe, con delicatezza, aggiunge: “probabilmente San Paolo, quando scriveva ai cristiani della Galazia, non aveva presente l’evento dell’annunciazione come lo conosciamo noi, come composizione letteraria (che non c’era ancora), ma quel Dio che ‘mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio’ è lo stesso che guidava Maria, Paolo e Luca.”
Sarà il Vangelo di Luca, ci ricorda Don Giuseppe, che: “ricupera i ricordi che l’evangelista ci trasmette su Maria, la mamma che ‘custodisce’ e ‘medita tutte queste cose’, cioè l’attrazione esercitata dal bimbo appena nato su persone tanto semplici come i pastori.”
Di fronte a queste impegnative letture, che trattano della benedizione di Dio, del suo farsi uomo per noi cioè del mistero stesso di Dio, faccio mie le riflessioni conclusive di Don Giuseppe: “… gran parte del mistero resta nel segreto di Dio. La nostra vita è mistero. Capiremo quando e come Lui vorrà, ma fin da adesso possa esser un bel sì…”
Il Salmo mi sembra proprio racchiudere pienamente queste nostre riflessioni nella preghiera perché Dio abbia pietà di noi e ci benedica, ci illumini con il suo volto.
“Rit. Dio ci benedica con la luce del suo volto.”
Dio abbia pietà di noi e ci benedica, /
Su di noi faccia splendere il suo volto; /
perché si conosca sulla terra la tua via, /
la tua salvezza tra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino, /
perché tu giudichi i popoli con rettitudine, /
governi le nazioni sulla terra. /
Ti lodino i popoli , o Dio, /
ti lodino i popoli tutti. /
ci benedica Dio e lo temano /
tutti i confini della terra.” (Sal 67/66, 2-3; 5; 6-8)
I popoli tutti lodino il Signore, lo temano, e cerchino la pace nel loro cuore, in famiglia, tra le varie comunità e tra le nazioni.
Con Don Giuseppe, Suor Maria Clara, Mariella, Patrizia e tutto il Consiglio auguro a tutti voi e ai vostri cari buon anno 2023 sotto lo sguardo del Signore.
Contardo Codegone
P.S.
Vi ricordo che sabato 28 gennaio e sabato 25 febbraio 2023 ci troveremo, alla Consolata (ore 15,30 segue S. Messa e cena fraterna), per riflettere insieme, guidati da Don Savarino, sul cammino dei cristiani nei loro primi difficili e meravigliosi secoli di vita.
Settimanale AMCOR
1- 1-2023 – Maria SS. Madre di Dio
Dio mandò il suo figlio, nato da donna, nato sotto la Legge
Letture: Nm 6, 22-27 – Gal 4, 4-7 – Lc 2, 16-21
A capodanno gli auguri fioccano e la Chiesa ne trasmette uno che è stato formulato tanto tempo fa: li doveva fare agli ebrei, ancora durante la traversata del deserto (nel libro dei Numeri), il grande sacerdote Aronne, fratello di Mosè. Si rivolgeva a Dio onnipotente, implorando la pace. E’ il dono di cui abbiamo immenso bisogno anche oggi. San Paolo, scrivendo ai cristiani della Galazia, enumera tutti i motivi di gioia che abbiamo noi, figli, che possiamo rivolgerci a Dio chiamandolo “Papà”. Il vangelo di Luca ricupera i ricordi che l’evangelista ci trasmette su Maria, la mamma che “custodisce” e “medita tutte queste cose”, cioè l’attrazione esercitata dal bimbo appena nato su persone tanto semplici come i pastori.
Qualche insegnamento dalle letture – Non riusciamo a immaginare quante cose abbiano dovuto farsi venire in mente i due poveri ‘genitori’ di quel bimbo nato in modo così tribolato. Il racconto di Luca insiste sulla presenza partecipe di Maria. San Paolo, scrivendo ai cristiani della Galazia, nomina, quasi di passaggio, anch’egli la mamma: “Dio mandò il suo figlio, nato da donna”. E’ poco, perché non ne dice nemmeno il nome, ma è comunque eccezionale, perché deve trattarsi di una mamma importante, se la si nomina per qualificare il figlio. Anche perché questa Mamma è entrata in scena quando “Dio mandò suo Figlio”: egli volle servirsi di questa Mamma, a tutto nostro vantaggio, “perché ricevessimo l’adozione a figli”. Si tratta di un rapporto di figliolanza, in cui sembra proprio che questa mamma abbia un suo posto, visto che è stata nominata per quel Figlio nel quale anche noi siamo figli. La presenza dello Spirito, che da schiavi ci eleva alla condizione di figli ed eredi, non deve essere estranea alla presenza di questa ‘donna’. E’ vero che probabilmente San Paolo, quando scriveva ai cristiani della Galazia, non aveva presente l’evento dell’annunciazione come lo conosciamo noi, come composizione letteraria (che non c’era ancora), ma quel Dio che “mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio” è lo stesso che guidava Maria, Paolo e Luca.
I pastori trovarono Maria Giuseppe e il bambino– la presenza dei pastori appartiene all’incanto del Natale e si può essere tentati di dire che ciò che è poesia è più sogno che realtà. Quando saremo in paradiso (ce lo auguriamo tutti di gran cuore!) capiremo meglio come si sono svolte le cose, ma fin da ora ringraziamo il Signore per questa presenza degli umili attorno alla mangiatoia in cui giaceva Gesù. Possiamo dire senza timore di esagerare che Gesù li aspettava. Certo, facciamo riferimento a quanto ci viene attestato dalla fede: quel bambino, verissimo bambino, era il Figlio eterno del Padre. E anche ora gli posso parlare come a qualunque altro bambino e subito anche raccomandarmi perché mi aiuti a imitarlo, a ubbidirgli, a non deluderlo o farlo soffrire. Come è bella la nostra fede, nella sua semplicità, a misura d’uomo, nella sua sublimità, a misura di figli amati e fratelli di quel Padre e di quel Figlio. Allo Spirito chiediamo che l’anno che ci sta davanti ci trovi sempre attenti a quel mistero. Maria è la mamma, l’aiuto, il modello. Anche la sua straordinaria vivacissima intelligenza, sostenuta dal dono dello Spirito, sperimentava pur tuttavia i limiti dell’umana capacità di comprensione. Ma per collaborare col piano divino non è detto che si debba comprendere tutto; anzi, è certo che gran parte del mistero resta nel segreto di Dio. La nostra vita è mistero. Capiremo quando e come Lui vorrà, ma fin da adesso possa esser un bel sì, che con l’aiuto di questa Mamma trionfa su tutte le debolezze accumulate sul cammino. Possa ogni giorno essere un rinnovato, sincero, confidente sì, che possa essere comunicato ai fratelli e alle sorelle che camminano accanto a noi!
Adesso allora ci possiamo augurare BUON ANNO, nell’abbandono a Dio, nell’amore fraterno!!
Vostro Don Giuseppe Ghiberti
Trovate tutte le omelie di don Giuseppe al seguente link:
http://www.amcor-amicichieseoriente.org/approfondimenti/il-settimanale-di-don-giuseppe/