Domenica 28-1-2024 -IV Tempo Ordinario B – Settimanale AMCOR
Cari soci e amici dell’Amcor,
le letture di questa domenica 28-1-24 mi sembrano legate dal filo conduttore dato dalla voce del Signore e dalla sua autorità.
La prima lettura è tratta dal libro del Deuteronomio.
Ricordo che il libro del Deuteronomio fa parte del Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia. Gli Ebrei chiamavano il Pentateuco la “Legge”, la Torah.
Questi cinque primi libri sono:
La Genesi che rappresenta la storia degli antenati. Possiamo dividere la Genesi in tre parti.
Una prima parte che narra la storia antica (cap. 1-11) dalla creazione, al peccato originale, alla crescita nel peccato dell’umanità che pota al diluvio. Con Noè e la sua discendenza, viene rinnovata l’alleanza con Dio e la terra si ripopola. Questa parte termina con la Torre di Babele e la discendenza di Terach che porta ad Abramo.
Una seconda parte (cap. 12-36) che narra le vicende degli antichi Patriarchi a partire da Abramo fino alla morte di Isacco, poi Esaù e la sua discendenza.
Una terza parte con la storia di Giuseppe in Egitto (cap. 37-50) e che termina con i funerali di Giacobbe.
Seguono poi tre libri (Esodo, Levitico e Numeri) che, nel contesto della vita di Mosè, narrano la formazione del popolo eletto e l’origine della sua legge.
Infine il libro del Deuteronomio che è un codice di leggi civili e religiose inserito nel quadro di tre grandi discorsi di Mosè. I discorsi di Mosè riguardano gli avvenimenti dell’Esodo e del Sinai e ne illustrano il significato religioso. Vi sono poi le parti che riguardano la morte di Mosè e la missione di Giosuè.
Il brano delle letture di oggi, tratto dal Deuteronomio, presenta l’istituzione del profetismo da parte di Dio e, come ci dice Don Giuseppe, in particolare, di “intermediari che lo rappresentino nelle difficoltà della vita quotidiana. Questa funzione è svolta con autorità somma da Gesù (lo riconosce un indemoniato nel vangelo: Marco). San Paolo (Lettera ai Corinzi) opera anche lui un servizio di mediatore, spiegando la diversa condizione di chi vive nel matrimonio e di chi non è sposato.”
Il Salmo di oggi si presenta come un inno liturgico, un invito festoso a ringraziare, lodare, ascoltare Dio. Egli è “la roccia della nostra salvezza” che ci ha costituiti suo popolo.
Roccia come quella da cui scaturì l’acqua nel deserto a Massa e Meriba: “Ecco io starò davanti a te sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà.” (Esodo 17,6). Roccia come immagine di Dio (Genesi 49,24). Roccia simbolo di stabilità e fermezza. Chiunque, infatti, ascolta la parola del Signore e la mette in pratica “è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.“ (Mt 7,24)
RIT: Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
“Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere”. Sal. 95 (94)
Chiediamo al Signore che le nostre vite, la nostra casa, siano costruite sulla roccia della nostra fedeltà. I venti, le burrasche, l’angoscia ci fanno dubitare, ci portano come a mettere alla prova Dio: “mi misero alla prova / pur avendo visto le mie opere.” Il Salmo ci invita ad ascoltare “oggi la sua voce”. Mettiamoci dunque in ascolto, in silenzio: Dio è l’orante.
Nel ricordo di Don Giuseppe, con Suor Maria Clara, Mariella, Patrizia e tutto il Consiglio, uniti nella preghiera per la pace, Vi invio un grande abbraccio.
Contardo Codegone
P.S.
-Vi ricordo la Santa Messa del primo martedì di febbraio (6/2/2024) presso la Chiesa del Santo Sudario (Via Piave angolo Via San Domenico) alle ore 18,00.
-Vi ricordo anche l’assemblea dei soci Amcor che si terrà sabato 9 marzo alle ore 15,30 presso la Chiesa del S. Sudario. Seguirà, alle ore 18,00, la S. Messa.
Settimanale AMCOR
28.1.2024 –IV Dom. T. Ord.
Comanda agli spiriti impuri e gli ubbidiscono
Letture: Dt 18, 15-20; 1 Cor 7, 32-35; Mc 1, 21-28 – Fin dall’Antico Testamento (qui nel libro del Deuteronomio) Dio promette all’umanità intermediari che lo rappresentino nelle difficoltà della vita quotidiana. Questa funzione è svolta con autorità somma da Gesù (lo riconosce un indemoniato nel vangelo: Marco). San Paolo (Lettera ai Corinzi) opera anche lui un servizio di mediatore, spiegando la diversa condizione di chi vive nel matrimonio e di chi non è sposato.
Qualche insegnamento dalle letture – Il primato di Dio è un assoluto che nessuna creatura umana può negligere. Ogni creatura umana è chiamata a rispettarlo in qualsiasi condizione di vita essa si trovi. Per aiutare la sua creatura il buon Dio si serve di intermediari: Il primo è certamente Gesù, che esercita la sua autorità con interventi sovrani anche sul grande nemico di Dio, il demonio (vangelo di Marco). Nell’Antico Testamento c’erano i profeti, con una funzione tribolata: da una parte doveva difendersi dal rischio di investirsi dell’autorità stessa di Dio e dall’altra doveva fare accettare la sua funzione di intermediario. Alla spalle del profeta vero sta l’autorità di Dio stesso: “Se qualcuno non ascolterà,… io gliene domanderò conto” (Deuteronomio). Ma come stanno le cose nel quotidiano? L’uomo è fatto per vivere con i suoi fratelli e sorelle, con disposizione di aiuto servizievole e godendo dell’aiuto che riceve da loro. L’aiuto più eccellente e qualificato è quello che si danno l’uomo e la donna: la vita di ognuno di noi è frutto di questo aiuto che si son dato i nostri genitori. Ma quale posto riveste la presenza di Dio in questo piano di Provvidenza? San Paolo parla di preoccupazioni che possono insorgere quando questo rapporto reciproco oscuri il primato da riconoscere alla presenza di Dio. E’ necessario che questa rete di rapporti venga chiarita in linea di principio e soprattutto nell’applicazione di chi di volta in volta prende decisioni. Di ciò che ha scritto San Paolo non cadrà mai neppure un jota, per dirla alla maniera biblica, ma a patto di interpretarlo alla luce di tutto quanto il suo insegnamento a dell’insegnamento della Bibbia intera. Altrimenti non si comprende la varietà delle concrete realizzazioni della fedeltà al Signore (parliamo pure della più alta santità) in mille casi di fedeltà presentataci dalla Bibbia come esemplari. E’ sulla natura stessa delle “preoccupazioni che si deve riflettere”.
Io so chi tu sei: il santo di dio – Il demonio non si è mai sposato e non si sposerà mai, eppure è ciò che di più contrario alla santità si possa immaginare. Dunque il male, per natura sua, è altrove. Così è chiaro che la santità è attestata molto sovente nella condizione coniugale, a partire dall’Antico Testamento in poi. Il racconto del brano evangelico di oggi ci presenta uno scontro diretto tra Gesù e le forze demoniache. Esse sono in grado di vedere più lontano dei nostri occhi (“io so chi tu sei: il santo di Dio”), ma approfittano degli interessi cattivi degli esseri umani per renderli ciechi e farne loro alleati. Così, nello stupore della gente, che avverte un’autorità superiore per combattere il male, lo “spirito impuro” mette le premesse per una sorda rivalità, che andrà tutta ai danni di Gesù. Siamo appena agli inizi del racconto evangelico (al capit. 1), ma si avverte già che lo stupore non genererà simpatia, almeno tra coloro che contano. Ed è un invito molto serio a riflettere con sincerità sul nostro stesso comportamento: quanti giudizi diamo, che non sono per nulla mossi da un sereno sentire, bensì da sentimenti che non partono dalla preoccupazione per gli interessi del Regno di Dio e ubbidiscono invece a motivazioni infette da egoismo.
“O padre,…rendici forti nella professione della fede, perché in parole e in opere proclamiamo la verità e testimoniamo la beatitudine di coloro che a te si affidano”.
Vostro Don Giuseppe Ghiberti
Trovate tutte le omelie di don Giuseppe al seguente link: http://www.amcor-amicichieseoriente.org/approfondimenti/il-settimanale-di-don-giuseppe/