La vicenda di Gesù nei “misteri del rosario” -II Misteri luminosi 29
29. I peccatori
C’erano tanti peccatori al tempo di Gesù, come ce n’erano stati prima. Ce ne saranno anche dopo, fino al nostro tempo e anche in seguito. Vien da domandarci: se il peccato è una realtà tanto diffusa, perché impegnarsi tanto contro di essa? Non è un gran ragionamento, perché lo si potrebbe fare anche per la sofferenza: se la sofferenza non è una novità di oggi e ci sarà ancora domani, perché impegnarci tanto contro di essa? Ogni sofferenza vinta è un successo e ogni peccato vinto è un trionfo. Ma solo Gesù lo può vincere, perché solo lui ha tanta forza: una forza pagata a caro prezzo e sostenuta da un atteggiamento di amore senza misura. Non ha avuto bisogno di andarseli a cercare, perché ne incontrava ovunque, e non ha mai rifiutato di avvicinarli. I casi più noti sono quelli di donne che si prostituivano (gli uomini che le frequentavano erano abili a non lasciarsi sorprendere) o di uomini che facevano soldi in modo disonesto. Ma poi c’erano quelli di gente che mirava in ogni modo alla propria affermazione, disprezzando e calpestando i concorrenti e le persone di rango inferiore. Se vogliamo, una casistica ancora ridotta, ma sufficiente a fare soffrire; molti altri riuscivano a non lasciarsi sorprendere in un confronto diretto con lui. Lo sguardo di Gesù raggiungeva tutti, soffriva per tutti, amava tutti. Il suo atteggiamento era molto determinato: sferzante quando incontrava la finzione dell’innocenza e comprensivo nell’indulgenza quando riusciva a suscitare fiducia e desiderio di redenzione. Gli bastava dire: non peccare più. Per lui erano figli e fratelli perduti, come attestano le «parabole della misericordia»: per una pecora perduta, una moneta perduta, un figlio perduto. Lui fa di tutto per ritrovare, riconquistare, disposto a pagare qualunque prezzo.
Letture bibliche Gesù è venuto a chiamare non i giusti ma i peccatori: Mt 9,13; Mc 2,17; Lc 5,32;
nelle parabole della misericordia – Lc 15 – è ribadita la predilezione e l’impegno di accoglienza dei peccatori.
Intenzione Perché l’amore al fratello vinca sull’astio.
Proposito Signore, fa’ che pensi sempre ai miei peccati, quando sono portato a giudicare gli altri.
Opere citate
Ghiberti, G. (2016). LA VICENDA DI GESU’ NEI “MISTERI” DEL ROSARIO. Cantalupa: Effatà editrice.
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